La mancata comunicazione di PEC o una PEC inattiva comportano l'avvio di procedimenti di ufficio
Pec non comunicata: cosa accade
La mancata comunicazione del domicilio digitale (PEC) comporta l'avvio di un procedimento per l'assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale fornito dalla società di informatica delle Camere di Commercio, Infocamere s.c.r.l., e l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria con importi maggiorati rispetto a quelli previsti in via ordinaria dall'art. 2630 cc., per le società, (l'importo ridotto in questo caso è pari a 412 euro) e dall'art. 2194 cc., per le imprese individuali, (l'importo ridotto in questo caso è pari a 60 euro).
PEC inattiva cosa comporta
L'ufficio Registro imprese provvede periodicamente anche alla cancellazione d'ufficio dei domicili digitali revocati/invalidi/inattivi e invita l'impresa a comunicare un nuovo domicilio digitale o riattivare quello revocato nel termine di trenta giorni. In caso di mancata comunicazione, procede alla cancellazione dell'indirizzo inattivo e avvia il procedimento per l'assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale, con contestuale irrogazione di una sanzione pecuniaria, come sopra indicato. ( Riferimento normativo: art. 37 del Decreto Legge 16 luglio 2020 n. 76, convertito dalla Legge 11 settembre 2020 n.120).
Per maggiori informazioni sul procedimento, si rinvia al Disciplinare adottato dalla Camera per l’assegnazione d’ufficio dei domicili digitali alle imprese disponibile nella sezione Atti amministrativi generali.
Il domicilio assegnato d'ufficio:
- è valido solo per il ricevimento di comunicazioni e notifiche, non ha scadenza e non ha limiti di spazio
- è accessibile tramite identità digitale (Spid o Carta nazionale dei servizi), del titolare/legale rappresentante dal Cassetto digitale dell'imprenditore
- sarà iscritto in visura e nel registro INI-PEC, sarà quindi pubblico e visibile ai terzi per l'invio di comunicazioni.