Il sistema del PCT (Paten Cooperation Treaty) è nato con la Convenzione di Washington del 1970, alla quale partecipano oltre 100 Stati. Tra questi sono annoverati i più avanzati dal punto di vista industriale. Il trattato dà la possibilità, attraverso un unico deposito, di richiedere la protezione brevettuale negli Stati aderenti alla Convenzione.
Come procedere per richiedere un brevetto internazionale
Il cittadino di uno di tali Paesi o lo straniero ivi domiciliato può depositare una domanda "internazionale" presso l’ufficio nazionale dei brevetti dello Stato di cui ha la nazionalità o in cui ha eletto il domicilio o, a sua scelta, presso l’Ufficio Internazionale dell’OMPI di Ginevra, o ancora in un altro Stato parte della convenzione di Monaco sul brevetto europeo, del Protocollo di Harare (sistema regionale africano) o della Convenzione sul brevetto euroasiatico, presso i relativi uffici (OEB, ARIPO, OEAB), purché abbia la cittadinanza o la residenza in esso.
Il richiedente che abbia depositato una domanda nazionale, ha 12 mesi di tempo per presentare una domanda internazionale, rivendicando la "priorità" della data del deposito nazionale.
L’ufficio ricevente verifica l’esistenza dei requisiti formali della domanda, e quindi la stessa è sottoposta ad una ricerca di anteriorità, da parte di una Autorità detta ISA (International Search Authority): essa si conclude con la redazione di un elenco dei documenti pubblicati che potrebbero costituire anteriorità rispetto all’invenzione oggetto della domanda internazionale.
Decorsi 18 mesi dalla data di deposito della domanda internazionale o dalla data di deposito della domanda di brevetto rivendicata come "priorità", il rapporto di ricerca viene pubblicato unitamente alla domanda.
Il richiedente può a questo punto, decidere se abbandonare la domanda, proseguire a livello di singolo paese oppure a livello internazionale.
La domanda internazionale produce, in ogni stato designato, gli stessi effetti di una domanda nazionale.
L’esito della domanda internazionale non impegna gli uffici nazionali designati a rilasciare il brevetto, ma costituisce un valido presupposto.