L’entrata in vigore del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza ha portato con sé una e vera e propria rivoluzione del ruolo dell’imprenditore e dell’amministratore di azienda.
La gestione anticipata della crisi diviene ancor più centrale con misure premiali e di sostegno alla trattativa con i creditori. Sebbene il sistema dell’allerta precoce sia stato abbandonato vengono inseriti nuovi stringenti obblighi di monitoraggio dello stato di salute dell’impresa a livello finanziario. Il “combinato disposto” degli artt. 2086 e 2476 del codice civile portano le responsabilità dell’imprenditore/amministratore che non dota la propria azienda di adeguati assetti organizzativi in tema di rilevazione della crisi ad essere personali, mentre l’art. 3 del CCII stabilisce quali siano gli adempimenti e i valori da monitorare.
Inoltre i decreti 118 e 152 dell’agosto e novembre 2021 che hanno introdotto il nuovo istituto della composizione negoziata della crisi hanno declinato una lista particolareggiata di informazioni e un test pratico che l’impresa deve essere sempre in grado di soddisfare.
Le novità in campo, quindi, da un lato forniscono strumenti molto forti (trascinamento di alcuni creditori, approvazione in alcuni casi senza l’intervento dei creditori medesimi) ma dall’altro responsabilizzano ancor di più l’imprenditore che si trova con ben tre soggetti che verificano i suoi equilibri e segnalano movimenti quali:
- l’organo di controllo/revisione
- i creditori pubblici
- gli istituti di credito
Per fare chiarezza su quali siano le definizioni di “adeguati assetti organizzativi” e quali siano gli strumenti irrinunciabili da implementare per evitare la crisi o in caso gestirla tempestivamente sul nascere, proponiamo il webinar in programma il prossimo 14 novembre.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione da effettuare online attraverso il collegamento al lato della pagina.
Le iscrizioni si intendono automaticamente registrate con l'invio del modulo on line